Il gelo incede, cener nebulosa
la via del vico, quasi orba, oziando,
più non si lascia calpestar rabbiosa,
sola restando.
E i veli scendon, Vener voluttuosa,
sei mia, ti dico che mi turbi, osando;
giù ormai m’accascio, ad afferrar, viziosa,
te già ansimando.
Di tela preda, prenderti ossequiosa,
mai pia né amica, non più acerba, amando
su sta’, ma poscia a riposar, preziosa,
cedi sognando.
Bella!
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Grazie mille 😊
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